Un grazie a tutti, non mi aspettavo un cosi sollecito intervento da
parte di tante utenti :D
E' vero non ho dato molte informazioni utili per una più corretta
anamnesi e quindi diagnosi...
Abito a nord di milano, al 4 piano, la palazzina dove risiedo è posta
in un corridoio di edifici che guardano le alpi, c'è sempre un forte
vento gelido.
Per forte vento, intendo un vento in grado di spostare oggetti sul
balcone (cassetta con terriccio e attrezzi vari). Attualmente nessuna
pianta (piante grasse, geranei, salvia, rosmarino) è mai sopravisuta
sul mio balcone.
L'olivo l'ho acquistato in un vivaio a Roma (clima un pò più mite) in
effetti era all'aperto ma sempre al coperto, con luce non diretta.
La pianta era in un vaso di plastica da pianta comune, altezza del
vaso pari all'altezza della pianta.
La perdita delle foglie è stato in realtà contemporaneo alla cacciata
di 2 nuovi rametti verdi (verde pisello per intenderci) con diverse
foglioline.
I consigli su come trattare un olivo bonsai ho cercato di seguirli
anche se spesso sono contraddittori:
1) Eliminare la totalità del fogliame prima del rinvaso, l'eccessiva
richiesta energetica in termini di nutrimenti da parte della parte
verde della pianta richiede un lavoro che il rinvaso con contestuale
riduzione dell'apparato radicale non può supportare.
2) Non eliminare il fogliame durante il rinvaso, i rami le cui parti
verdi sono state recise saranno considerate dalla pianta morte e
quindi non più nutrite
3) Ridurre l'apparato radicale a partire dal fittone, lasciare le
radici laterali
4) Rinvasare con torba, terriccio di diversi dimensioni (vado a
memoria: 20%+80%), effettuare un buon drenaggio
5) Rinvaso, fertilizzazione e legatura contestuale tra marzo e ottobre
6) Legare avendo cura di proteggere con della rafia la corteccia
7) Innaffiare nebulizzando in modo da proteggere
dall'evapotraspirazione, proteggendo quindi il fogliame
8) Innaffiare irrigando abbondantemente il terriccio, inaffiatura
nebulizzata è del tutto inefficace, ripetere l'inaffiatura a distanza
di pochi minuti per essere sicuri della totale infiltrazione
dell'acqua in tutto il terreno
9) Non innaffiare con troppa acqua che potrebbe rendere il terreno
asfittico, privo di ossigeno per le radici
10) Fertilizzare a marzo con concimi di origine naturale
Seguendo i vostri consigli ho controllato lo stato dello strato
sottostante la corteccia, grattando i rami:
i rami più esterni, più sottili, sono di color marrone bruciato.
i rami più interni quelli che si staccano dirattamente dal tronco sono
di color verde, non verde pallido, ma neanche il tipico verde oliva
So che si tende ad affezionarsi ai propri "errori", ma vorrei evitare
di ettare o comunque non curare più una pianta, quindi un essere
vivente ancora vivo.
Vi ringrazio ancora per il vostro aiuto.
grazie
BladeVet