Discussione:
Corso bonsai...online
(troppo vecchio per rispondere)
Edmondo Guerino
2005-10-07 17:46:59 UTC
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ho trovato navigando, nel sito del Napoli Bonsai Club, (penso che voi
già lo conoscete) un corso bonsai...online per principianti,
http://digilander.libero.it/nbc/index-file/Destra-
file/bonsaiprin/primipassi.htm (non ancora completo) molto semplice
e ben fatto. Propio adatto per me, che subito l'ho scaricato, penso
che sia molto utile a tutti i bonsaisti alle prime armi come me. Quel
sito è una miniera di informazioni utili !!!!
Nella home page si dice che il napoli bonsai club è anche sede di una
scuola bonsai in cui insegna un maestro giapponese Hideo Suzuki,
(l'unico Club che ho trovato fin ora in internet in cui insegna un
maestro giapponese) penso che chi abita nelle zone limitrofe(
purtroppo non per me) sia un ottima possibilità per imparare il bonsai
dalla fonte, e non attraverso gli istruttori italiani bravi, ma che
sicuramente non hanno alle spalle una storia bonsaistica di 700- 800
anni.



L'uomo grande è uno che non perde il suo cuore di bimbo
antbons
2005-10-07 18:12:08 UTC
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Post by Edmondo Guerino
ho trovato navigando, nel sito del Napoli Bonsai Club, (penso che voi
già lo conoscete) un corso bonsai...online per principianti,
http://digilander.libero.it/nbc/index-file/Destra-
file/bonsaiprin/primipassi.htm (non ancora completo) molto semplice
e ben fatto. Propio adatto per me, che subito l'ho scaricato, penso
che sia molto utile a tutti i bonsaisti alle prime armi come me. Quel
sito è una miniera di informazioni utili !!!!
Nella home page si dice che il napoli bonsai club è anche sede di una
scuola bonsai in cui insegna un maestro giapponese Hideo Suzuki,
(l'unico Club che ho trovato fin ora in internet in cui insegna un
maestro giapponese) penso che chi abita nelle zone limitrofe(
purtroppo non per me) sia un ottima possibilità per imparare il bonsai
dalla fonte, e non attraverso gli istruttori italiani bravi, ma che
sicuramente non hanno alle spalle una storia bonsaistica di 700- 800
anni.
L'uomo grande è uno che non perde il suo cuore di bimbo
Si ottimo sito!
E ottimo club!

Bhè che ditri, per il fatto del maestro gipu, è tutta una questione di
vedute....
E' un discorso lungo, ma come dire il bonsai - do ha molte curve, basta
saper sterzare....

;-)
Edmondo Guerino
2005-10-08 07:02:38 UTC
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Post by antbons
Post by Edmondo Guerino
ho trovato navigando, nel sito del Napoli Bonsai Club, (penso che voi
già lo conoscete) un corso bonsai...online per principianti,
http://digilander.libero.it/nbc/index-file/Destra-
file/bonsaiprin/primipassi.htm (non ancora completo) molto
semplice
Post by antbons
Post by Edmondo Guerino
e ben fatto. Propio adatto per me, che subito l'ho scaricato, penso
che sia molto utile a tutti i bonsaisti alle prime armi come me. Quel
sito è una miniera di informazioni utili !!!!
Nella home page si dice che il napoli bonsai club è anche sede di una
scuola bonsai in cui insegna un maestro giapponese Hideo Suzuki,
(l'unico Club che ho trovato fin ora in internet in cui insegna un
maestro giapponese) penso che chi abita nelle zone limitrofe(
purtroppo non per me) sia un ottima possibilità per imparare il bonsai
dalla fonte, e non attraverso gli istruttori italiani bravi, ma che
sicuramente non hanno alle spalle una storia bonsaistica di 700- 800
anni.
L'uomo grande è uno che non perde il suo cuore di bimbo
Si ottimo sito!
E ottimo club!
Bhè che ditri, per il fatto del maestro gipu, è tutta una questione di
vedute....
E' un discorso lungo, ma come dire il bonsai - do ha molte curve, basta
saper sterzare....
;-)
Attento a non uscire fuori strada, ci si può far male :-(
Enricosav
2005-10-07 19:55:29 UTC
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Edmondo ti faccio una domanda...questo con il presupposto dell'enorme
rispetto verso kiunque fa bonsai e lo trasmette..." secondo te quanti
Maestri giapponesi ci sono?...hanno tutti un background di 7/800 anni di
conoscenze? ".....la butto lì, ma per capire la poliedricità e
differenze di vedute tra i vari appasionati;))
Edmondo Guerino
2005-10-08 06:57:56 UTC
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Post by Enricosav
Edmondo ti faccio una domanda...questo con il presupposto dell'enorme
rispetto verso kiunque fa bonsai e lo trasmette..." secondo te quanti
Maestri giapponesi ci sono?...hanno tutti un background di 7/800 anni di
conoscenze? ".....la butto lì, ma per capire la poliedricità e
differenze di vedute tra i vari appasionati;))
Penso da quel poco che conosco che è differente il modo di vivere il
bonsai, in Giappone si entra in un vivaio di un maestro, e s’inizia
dalla pulizia dei viali, e dei vasi, e si vive il bonsai giorno per
giorno, ventiquattro ore il giorno, imparando ad entrare in sintonia con
la Natura, e le varie specie di piante. Solo quando il Maestro dopo
molti anni anche 10-12 questo dipende dall’allievo, ritiene che è
pronto, non solo nella tecnica bonsai, ma anche nella cultura
[giapponese], (vedi cerimonia del tè, sumi, ecc..)che è un tutto uno con
il bonsai, gli rilascia un attestato con il quale può aprire un suo
vivaio. Ecco quello che intendevo alle spalle una storia bonsaistica di
700-800 anni.
In Italia basta iscriversi ad una scuola bonsai riconosciuta
dall’U.B.I. frequentare 6-7 laboratori all’anno per 3 anni, e si ha la
patente di istruttori, nei casi migliori. In passato si poteva diventare
istruttore anche sul campo conoscendo bene un istruttore di chiara fama
che ti introduceva. Allora permetti che se io potessi scegliere tra un
(insegnante) giapponese ed uno italiano sceglierei quello giapponese. Se
no, non si spiega perché molti istruttori italiani di chiara fama vanno,
o sono andati in Giappone, voglio ricordare: Invernizzi, Liporace,
Agnoletti, Suardi, Bandera, Segneri ecc.. la lista è lunga. Non vanno a
fare i turisti, ma a lavorare ed imparare nei migliori vivai del
Giappone. Certo che anche tra i 70 maestri giapponesi ammessi
all’insegnamento ci sono i più bravi, e quelli meno, ma questo vale per
tutti i campi dello scibile umano.


“La lumachella de la Vanagloria ,
ch’era strisciata sopra un obbelisco,
guardò la bava e disse: “ Già capisco
che lascerò un’impronta ne la Storia”

Trilussa, La lumaca
antbons
2005-10-08 09:00:52 UTC
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Post by Edmondo Guerino
Post by Enricosav
Edmondo ti faccio una domanda...questo con il presupposto dell'enorme
rispetto verso kiunque fa bonsai e lo trasmette..." secondo te quanti
Maestri giapponesi ci sono?...hanno tutti un background di 7/800 anni
di
Post by Enricosav
conoscenze? ".....la butto lì, ma per capire la poliedricità e
differenze di vedute tra i vari appasionati;))
Penso da quel poco che conosco che è differente il modo di vivere il
bonsai, in Giappone si entra in un vivaio di un maestro, e s'inizia
dalla pulizia dei viali, e dei vasi, e si vive il bonsai giorno per
giorno, ventiquattro ore il giorno, imparando ad entrare in sintonia con
la Natura, e le varie specie di piante. Solo quando il Maestro dopo
molti anni anche 10-12 questo dipende dall'allievo, ritiene che è
pronto, non solo nella tecnica bonsai, ma anche nella cultura
[giapponese], (vedi cerimonia del tè, sumi, ecc..)che è un tutto uno con
il bonsai, gli rilascia un attestato con il quale può aprire un suo
vivaio. Ecco quello che intendevo alle spalle una storia bonsaistica di
700-800 anni.
In Italia basta iscriversi ad una scuola bonsai riconosciuta
dall'U.B.I. frequentare 6-7 laboratori all'anno per 3 anni, e si ha la
patente di istruttori, nei casi migliori. In passato si poteva diventare
istruttore anche sul campo conoscendo bene un istruttore di chiara fama
che ti introduceva. Allora permetti che se io potessi scegliere tra un
(insegnante) giapponese ed uno italiano sceglierei quello giapponese. Se
no, non si spiega perché molti istruttori italiani di chiara fama vanno,
o sono andati in Giappone, voglio ricordare: Invernizzi, Liporace,
Agnoletti, Suardi, Bandera, Segneri ecc.. la lista è lunga. Non vanno a
fare i turisti, ma a lavorare ed imparare nei migliori vivai del
Giappone. Certo che anche tra i 70 maestri giapponesi ammessi
all'insegnamento ci sono i più bravi, e quelli meno, ma questo vale per
tutti i campi dello scibile umano.
Bhè Edmondo, capisco e accetto le tue ragioni, e motivazioni, che da un lato
posso anche condividere.
Ma sai, qui siamo in Italia, provincia d'Europa, la patria della cultura
occidentale, non chè considerato il paese del bello, allora se ci sono
questi presupposti, e queste potenzialità, perchè non trovare una via
Italiana al bonsai?

L'approccio al mondo bonsaistico, non può in Occidente seguire un iter come
quello Nipponico, in quanto sarebbe in primis molto molto lungo, secondo
lascerebbe centinaia di cadaveri delle buone intenzioni degli appassionati.
L'iter formativo che dici, è possibile solo in Giappone, nei giardini di
detti master, e non in Italia, con visite sporadiche di questo o quel
maestro.
In fatti i risultati sono ben visibili!
Sai da anni si è cercata la via Italiana al bonsai, con gente che ormai
hanno trovato un loro stile (facendo da sè), consolidato e apprezzato da
tutti anche in Giappone!

Tornando al discorso precedente sull'iter formativo, eccoti spiegato perchè
in Europa, nessuno si abroga il titolo di maestro, ma di istruttore, proprio
in virtù dei fatti da te citati.

Le persone invece, che tu citi, credimi, anche perchè le conosco tutte
personalmente, hanno lunghi anni di studio e formazione qui in italia, e
sono andati in Giap. per attingere alla fonte, per prendere il meglio.
E qualcuno c'è rimasto anche scottato!
Alla fine sai è fisiologico andare alla fonte!

Ti ripeto, è una questione di vedute!
Per me il bonsai è un arte, come lo è per tanti altri istruttori, e non, per
altri è una ricerca di una certa spiritualità, per altri altro ancora!
E' tutto soggettivo!
Ed è una questione di scelte.
Un saluto
Theo
2005-10-08 10:19:55 UTC
Permalink
Post by antbons
Tornando al discorso precedente sull'iter formativo, eccoti spiegato perchè
in Europa, nessuno si abroga il titolo di maestro,
XXXXXXXXX XXXXXXXX
o o
o XXX o o XXX o
o XXX o o XXX o
o o

X
X
X
X


I I
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
I I
I I
I I
I I
I I
IIIIIIIIIII
--
Post by antbons
ma di istruttore, proprio
in virtù dei fatti da te citati.
Le persone invece, che tu citi, credimi, anche perchè le conosco tutte
personalmente, hanno lunghi anni di studio e formazione qui in italia, e
sono andati in Giap. per attingere alla fonte, per prendere il meglio.
E qualcuno c'è rimasto anche scottato!
Alla fine sai è fisiologico andare alla fonte!
Ti ripeto, è una questione di vedute!
Per me il bonsai è un arte, come lo è per tanti altri istruttori, e non, per
altri è una ricerca di una certa spiritualità, per altri altro ancora!
E' tutto soggettivo!
Ed è una questione di scelte.
Un saluto
dopo qiesto bel discorso alora perche mi rompi
sempre il mazzo a ME perche non sono istruttore
? e prima di te la cicciona me lo rompeva pure
con la setssa scusa ?
e se io faccio il bonsai alla mia maniera alla
Italo -svizzera che hai tu da dire ?
e se sono italiano come te e da prima di te
che hai da ridire ?
Post by antbons
E' tutto soggettivo!
Ed è una questione di scelte.
bravo stampatele rileggitele e recitale ogni
mattina al risveglio e avanti di andare a letto
e lasciami in pace !



The best of Bonsai-do, noi diamo le ali,voi
imparate a volare :
http://www.easybonsai.altervista.org/
il sito che fara di voi dei M A E S T R I


L'Umiltà è la Peggiore delle Presunzioni
(la Rochefoucauld)
Rumi
2005-10-08 10:27:14 UTC
Permalink
Post by antbons
Tornando al discorso precedente sull'iter formativo, eccoti spiegato perchè
in Europa, nessuno si abroga il titolo di maestro, ma di istruttore, proprio
in virtù dei fatti da te citati.
quindi quando uno ha un'esperienza di qualche anno può definirsi
istruttore, poi io che ho fatto anche esami universitari di botanica son
ancor più di un istruttore! hihiihhiihih, quello che hai scritto è molto
strano perchè molte persone li definiscono maestri ( ameno qui in italia
) e allora perchè ti arrabbiasti tanto quando dissi che in ITALIA non
esistono maestri? i nodi vengono al pettine vedi che alla fine vai a
dire le stesse cose che abbiamo sempre detto qua? prima smentivi e
adesso concordi? bè sai come si dice? se non li puoi sconfiggere fatteli
amici...hihhiihihma ormai è tardi....
--
www.easybonsai.altervista.org
Edmondo Guerino
2005-10-08 14:16:41 UTC
Permalink
Post by antbons
Post by Edmondo Guerino
Post by Enricosav
Edmondo ti faccio una domanda...questo con il presupposto dell'enorme
rispetto verso kiunque fa bonsai e lo trasmette..." secondo te quanti
Maestri giapponesi ci sono?...hanno tutti un background di 7/800 anni
di
Post by Enricosav
conoscenze? ".....la butto lì, ma per capire la poliedricità e
differenze di vedute tra i vari appasionati;))
Penso da quel poco che conosco che è differente il modo di vivere il
bonsai, in Giappone si entra in un vivaio di un maestro, e s'inizia
dalla pulizia dei viali, e dei vasi, e si vive il bonsai giorno per
giorno, ventiquattro ore il giorno, imparando ad entrare in sintonia con
la Natura, e le varie specie di piante. Solo quando il Maestro dopo
molti anni anche 10-12 questo dipende dall'allievo, ritiene che è
pronto, non solo nella tecnica bonsai, ma anche nella cultura
[giapponese], (vedi cerimonia del tè, sumi, ecc..)che è un tutto uno con
il bonsai, gli rilascia un attestato con il quale può aprire un suo
vivaio. Ecco quello che intendevo alle spalle una storia bonsaistica di
700-800 anni.
In Italia basta iscriversi ad una scuola bonsai riconosciuta
dall'U.B.I. frequentare 6-7 laboratori all'anno per 3 anni, e si ha la
patente di istruttori, nei casi migliori. In passato si poteva diventare
istruttore anche sul campo conoscendo bene un istruttore di chiara fama
che ti introduceva. Allora permetti che se io potessi scegliere tra un
(insegnante) giapponese ed uno italiano sceglierei quello giapponese. Se
no, non si spiega perché molti istruttori italiani di chiara fama vanno,
o sono andati in Giappone, voglio ricordare: Invernizzi, Liporace,
Agnoletti, Suardi, Bandera, Segneri ecc.. la lista è lunga. Non vanno a
fare i turisti, ma a lavorare ed imparare nei migliori vivai del
Giappone. Certo che anche tra i 70 maestri giapponesi ammessi
all'insegnamento ci sono i più bravi, e quelli meno, ma questo vale per
tutti i campi dello scibile umano.
Bhè Edmondo, capisco e accetto le tue ragioni, e motivazioni, che da un lato
posso anche condividere.
Ma sai, qui siamo in Italia, provincia d'Europa, la patria della cultura
occidentale, non chè considerato il paese del bello, allora se ci sono
questi presupposti, e queste potenzialità, perchè non trovare una via
Italiana al bonsai?
L'approccio al mondo bonsaistico, non può in Occidente seguire un iter come
quello Nipponico, in quanto sarebbe in primis molto molto lungo, secondo
lascerebbe centinaia di cadaveri delle buone intenzioni degli appassionati.
L'iter formativo che dici, è possibile solo in Giappone, nei giardini di
detti master, e non in Italia, con visite sporadiche di questo o quel
maestro.
In fatti i risultati sono ben visibili!
Sai da anni si è cercata la via Italiana al bonsai, con gente che ormai
hanno trovato un loro stile (facendo da sè), consolidato e apprezzato da
tutti anche in Giappone!
Tornando al discorso precedente sull'iter formativo, eccoti spiegato perchè
in Europa, nessuno si abroga il titolo di maestro, ma di istruttore, proprio
in virtù dei fatti da te citati.
Le persone invece, che tu citi, credimi, anche perchè le conosco tutte
personalmente, hanno lunghi anni di studio e formazione qui in italia, e
sono andati in Giap. per attingere alla fonte, per prendere il meglio.
E qualcuno c'è rimasto anche scottato!
Alla fine sai è fisiologico andare alla fonte!
Ti ripeto, è una questione di vedute!
Per me il bonsai è un arte, come lo è per tanti altri istruttori, e non, per
altri è una ricerca di una certa spiritualità, per altri altro ancora!
E' tutto soggettivo!
Ed è una questione di scelte.
Un saluto
Io penso, forse mi sbaglio, che il bonsai è universale, e non nazionale, non
c'è un bonsai italiano, svizzero, francese, tedesco, ecc.. c'è un bonsai
bello e uno brutto, quello che cambia sono le specie, le essenze, ad esempio
non c'è il rosmarino, in giappone ecc. Allara il bonsaista bravo metterà in
pratica le tecniche imparate dai giapponesi, adattandole sulle proprie
essenze, quelle della propria terra. Dovremmo imparare da loro prima
l'alfabeto,(bonsaisticamente parlando) e poi potremmo scrivere la nostra
Divina Commedia.
Quella della scuola del maestro Suzuki di cui parlavo ( mi sono informato,
Scuola d’Arte Bonsai) è un metodo occidentale, e non orientale, il fatto
vero e che è lunga, (8 anni) è costosa,e sicuramente ha dato e darà i suoi
frutti. Invece è molto più facile ed economico diventare istruttore italiano
seguendo una scuola italiana, dove amicizie, conoscenze possono accorciarti
la strada per diventare istruttore, e cominciare a guadagnare. Ho saputo che
Agnoletti sta frequentando la sua scuola, che il compianto Saburri già
istruttore U.B.I ha frequentato la sua scuola, Auer, De Capitani, ecc tutti
suoi allievi.
Quindi per un principiante non è meglio imparare dalla fonte all'inizio
l'Arte bonsai e non la spiritualità, e non dopo essere diventato istruttore
avendo con se delle imperfezioni e difetti nel propio bagaglio culturale, il
quale in seguito va ad attingere alla fonte come dici tu. E' vero che è una
questione di vedute, ma di vedute per scegliere la strada più breve, che non
sempre è la migliore.

"La gente nova e i subiti guadagni orgoglio e dismisura han generato"
Dante, Inferno
Enricosav
2005-10-08 14:49:47 UTC
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Non so Edmondo, forse sarò male informato io ma per diventare istruttore ci
vogliono 15 piante di livello in collezione, curriculum, prova tecnico/pratica
e prova teorica..altrimenti...out...
Per il resto ti ringrazio per le spiegazioni!
Rumi
2005-10-10 09:42:38 UTC
Permalink
Post by Enricosav
Non so Edmondo, forse sarò male informato io ma per diventare istruttore ci
vogliono 15 piante di livello in collezione, curriculum, prova tecnico/pratica
e prova teorica..altrimenti...out...
Per il resto ti ringrazio per le spiegazioni!
Cosa fanno fare e obbligare certe persone per diventare "istruttore"
anche perchè 15 piante pregiate hanno il loro bel costo, quindi ti
racconto questa piccola favola:

Nei primi anni 70 il sig. X scopre la passione per il bonsai ove il
primo approccio avviene tramite libri e riviste, il materiale per
realizzare i suoi primi bonsai lo ricerca nei vivai, tuttavia trova
grande difficoltà nell'usare piante da giardino.Decide allora di
dedicarsi alla coltivazione di bonsai da seme ( vista la sua notevole
esperienza in fatto di semina ) e talea. Nel 1985 incontra per la prima
volta in giappone il maestro Seighi Yoshida, specializzato nella
coltivazione del pino nero.Con questo maestro, incontrato più volte
negli anni 80, perfeziona la sua preparazione tecnica.Da 12 anni che si
dedica a tempo pieno al bonsai. Durante gli ultimi 20 anni la sua
preparazione ha raggiunto livelli molto alti, che l'hanno portato ad
esibirsi in dimostrazioni tecniche presso bonsai club e manifestazioni
bonsaistiche in ogni regione d'italia. é socio da parecchi anni del
gruppo X.X.X un gruppo molto affiatato.Nel 95 lui e il suo gruppo
partecipano alla Crespi cup con uno stupendo esemplare di Cupressus
arizonica. Oggi il sig. X è stimato e apprezzato godendo di un'ottima
reputazione e riconoscimenti, impartisce lezioni bonsaistiche ed il
figlio sembrerebbe che abbia preso lo stesso cammino del padre.
Da qui posso dedurre che per diventare qualcuno non occorre aver 15
piante prestigiose, e tanto meno tutto il resto, diciamo solo che per
"entrare" in un certo ambiente si è obbligati a fare quello che hai
detto tu.
--
www.easybonsai.altervista.org
Theo
2005-10-10 11:09:29 UTC
Permalink
Post by Rumi
Post by Enricosav
Non so Edmondo, forse sarò male informato io ma per diventare
istruttore ci vogliono 15 piante di livello in collezione, curriculum,
prova tecnico/pratica e prova teorica..altrimenti...out...
Per il resto ti ringrazio per le spiegazioni!
Cosa fanno fare e obbligare certe persone per diventare "istruttore"
anche perchè 15 piante pregiate hanno il loro bel costo, quindi ti
-snip -
Post by Rumi
Da qui posso dedurre che per diventare qualcuno non occorre aver 15
piante prestigiose, e tanto meno tutto il resto, diciamo solo che per
"entrare" in un certo ambiente si è obbligati a fare quello che hai
detto tu.
sai come si chiama.... se si vuole dare un nome
questo una volta era nepotismo adesso é ben
peggiorativo .. ma se lo dico si arrabbiano
cmq é unico a livello Italiano e in po' anche
francesee anche se nessuno ti viene a sgarbellare
ne fare dele miserie se presenti un materiale
decente e non *sei Istruttore* ? :-)


Theo
The best of Bonsai-do, noi vi diamo le ali,voi
imparate a volare :
http://www.easybonsai.altervista.org/
il sito che fara di voi dei M A E S T R I

Theo
2005-10-08 10:03:41 UTC
Permalink
Edmondo Guerino wrote:

Bellissima lettera dalla A allal Z se permetti
la ricopio e ogni tanto la passero qui tanto per
* far ricordare* come si diventa istruttori,
come certi ERANO diventati istruttori , e anche
perche amo Trilussa vanno i due assieme come i
Bonsai e le piante di accompagnamento
Theo
Post by Edmondo Guerino
Penso da quel poco che conosco che è differente il modo di vivere il
bonsai, in Giappone si entra in un vivaio di un maestro, e s’inizia
dalla pulizia dei viali, e dei vasi, e si vive il bonsai giorno per
giorno, ventiquattro ore il giorno, imparando ad entrare in sintonia con
la Natura, e le varie specie di piante. Solo quando il Maestro dopo
molti anni anche 10-12 questo dipende dall’allievo, ritiene che è
pronto, non solo nella tecnica bonsai, ma anche nella cultura
[giapponese], (vedi cerimonia del tè, sumi, ecc..)che è un tutto uno con
il bonsai, gli rilascia un attestato con il quale può aprire un suo
vivaio. Ecco quello che intendevo alle spalle una storia bonsaistica di
700-800 anni.
In Italia basta iscriversi ad una scuola bonsai riconosciuta
dall’U.B.I. frequentare 6-7 laboratori all’anno per 3 anni, e si ha la
patente di istruttori, nei casi migliori. In passato si poteva diventare
istruttore anche sul campo conoscendo bene un istruttore di chiara fama
che ti introduceva. Allora permetti che se io potessi scegliere tra un
(insegnante) giapponese ed uno italiano sceglierei quello giapponese. Se
no, non si spiega perché molti istruttori italiani di chiara fama vanno,
o sono andati in Giappone, voglio ricordare: Invernizzi, Liporace,
Agnoletti, Suardi, Bandera, Segneri ecc.. la lista è lunga. Non vanno a
fare i turisti, ma a lavorare ed imparare nei migliori vivai del
Giappone. Certo che anche tra i 70 maestri giapponesi ammessi
all’insegnamento ci sono i più bravi, e quelli meno, ma questo vale per
tutti i campi dello scibile umano.
“La lumachella de la Vanagloria ,
ch’era strisciata sopra un obbelisco,
guardò la bava e disse: “ Già capisco
che lascerò un’impronta ne la Storia”
Trilussa, La lumaca
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imparate a volare :
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L'Umiltà è la Peggiore delle Presunzioni
(la Rochefoucauld)
Rumi
2005-10-08 10:09:14 UTC
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Post by Edmondo Guerino
Penso da quel poco che conosco che è differente il modo di vivere il
bonsai, in Giappone si entra in un vivaio di un maestro, e s’inizia
dalla pulizia dei viali, e dei vasi, e si vive il bonsai giorno per
giorno, ventiquattro ore il giorno, imparando ad entrare in sintonia
con la Natura, e le varie specie di piante. Solo quando il Maestro
dopo molti anni anche 10-12 questo dipende dall’allievo, ritiene che è
pronto, non solo nella tecnica bonsai, ma anche nella cultura
[giapponese], (vedi cerimonia del tè, sumi, ecc..)che è un tutto uno
con il bonsai, gli rilascia un attestato con il quale può aprire un
suo vivaio. Ecco quello che intendevo alle spalle una storia
bonsaistica di 700-800 anni.
In Italia basta iscriversi ad una scuola bonsai riconosciuta
dall’U.B.I. frequentare 6-7 laboratori all’anno per 3 anni, e si ha la
patente di istruttori, nei casi migliori. In passato si poteva
diventare istruttore anche sul campo conoscendo bene un istruttore di
chiara fama che ti introduceva. Allora permetti che se io potessi
scegliere tra un (insegnante) giapponese ed uno italiano sceglierei
quello giapponese. Se no, non si spiega perché molti istruttori
italiani di chiara fama vanno, o sono andati in Giappone, voglio
ricordare: Invernizzi, Liporace, Agnoletti, Suardi, Bandera, Segneri
ecc.. la lista è lunga. Non vanno a fare i turisti, ma a lavorare ed
imparare nei migliori vivai del Giappone. Certo che anche tra i 70
maestri giapponesi ammessi all’insegnamento ci sono i più bravi, e
quelli meno, ma questo vale per tutti i campi dello scibile umano.
In fondo quello che è da mesi che sosteniamo qui nel NG, ma che qualcuno
non riesce ad accettare, di fatti, forse l'unico "vero" maestro che c'è
in italia è Tanaka e insegna ad una cerchia di persone molto ristretta.
--
www.easybonsai.altervista.org
Theo
2005-10-08 10:38:15 UTC
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Post by Rumi
In fondo quello che è da mesi che sosteniamo qui nel NG, ma che qualcuno
non riesce ad accettare, di fatti, forse l'unico "vero" maestro che c'è
in italia è Tanaka e insegna ad una cerchia di persone molto ristretta.
eh si certo e non hai capito perche ? perche
sono a neppure 50 kil di distanza e una giovane
erbaccia si sente ombreggiata dalla quercia del
Maestro
tutto una questione di ... €€€€€€€€€€€€€€€€€€:-D



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L'Umiltà è la Peggiore delle Presunzioni
(la Rochefoucauld)
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